Orto Giardino Redentore, Venice Gardens Foundation, Venezia

Rivive l’Orto del Redentore

Di nuovo verde, rigoglioso, sull’orlo della laguna sud, con oltre 2.500 alberi e piante tra cipressi, ulivi, pitosfori, la vasca delle ninfee, il frutteto, le specie aromatiche e un pergolato lungo 400 metri in legno di castagno ricoperto da glicini, rose, uva.

L’antico Orto Giardino della chiesa palladiana del Redentore, alla Giudecca, si riprende il posto che aveva avuto nella storia e che la manomorta del tempo, e poi l’acqua granda del 12 novembre 2019, avevano pesantemente compromesso.

Il pergolato in legno di castagno

Mai aperto al pubblico in cinque secoli, oggi abitato da quattordici frati cappuccini, il Compendio sarà visitabile da domani, sabato 26 ottobre, dalle 13.30 alle 16.30, con inaugurazione alla quale sono invitati tutti i cittadini.

Termina così il laboriosissimo restauro di Venice Gardens Foundation, presieduta da Adele Re Rebaudengo, che per prima ha infilato gli stivali di gomma e si è messa a raccogliere le foglie cadute, raddrizzare gli arbusti, controllare che le piante si accordassero tra loro.

La vista sulla laguna sud

Il progetto “In Venetia Hortus Redemptoris”, costato 5,7 milioni di euro di cui due ottenuti dal Pnrr e gli altri da enti, fondazioni, mecenati, è stato affidato all’architetto paesaggista Paolo Pejrone, già progettista del parco di Villar Perosa della famiglia Agnelli e dei Giardini Reali a San Marco, e quello architettonico all’architetto Alessandra Raso.

Tre anni di lavori, fino a 70 giardinieri all’opera ogni giorno con ruspe e vanghe, per rendere nuovamente vivo questo ettaro di pace realizzato dalla Serenissima insieme a Gregorio XIII dopo la peste del 1576, e che oggi ritorna alla città e al mondo con l’Orto, la Cappella di meditazione, le Antiche Officine che ospitano un video dell’artista Lucia Veronesi sul restauro del luogo, la Serra, la cavana con la caorlina nera dei frati – la più antica della città – fino alle arnie per le api con smielatura sul posto.

La mappa dell’Orto Giardino

Il giardino sarà uno spazio vivo, con piccole mostre a tema, azioni teatrali, canti polifonici, ricerche botaniche, il frantoio per la spremitura delle olive, il Caffè fronte laguna gestito da illycaffè dove saranno serviti piatti con i prodotti dell’orto.

La manutenzione dello spazio verde costerà 250 mila euro all’anno, ma l’irrigazione non sarà tra le voci più dispendiose. L’annaffiatura sarà garantita, infatti, grazie a un pozzo e al recupero delle acque piovane dai tetti.

Chi vorrà, potrà adottare una panchina o un albero, costo dai 3 mila euro insù. Tra i primi, la maison di alta gioielleria Van Cleef & Arpels che ha scelto di legare il proprio nome al grande uliveto, un’olea europaea è dedicata ad Alessandro Favaretto Rubelli, il roseto Pejrone è stato adottato dal futuro hotel vicino di casa Airelles.

L’Orto Giardino sarà aperto il giovedì, venerdì e sabato, dal 31 ottobre al 31 marzo 2025 con orario 10-16.30. Ingresso 12 euro, ridotto 6 euro per i residenti che potranno scegliere anche la tessera annuale (30 euro) per respirare a pieni polmoni tutte le volte che lo desiderano.

Leggi anche
Venezia oltre i giardini

Sfoglia la gallery

Visual Portfolio, Posts & Image Gallery for WordPress

  1. Gentile Direttore, complimenti per l’articolo, un altro bellissimo spicchio di citta’ che ci teniamo ben stretti.
    Proporrei le chiavi della citta’ per la signorina Adele.
    Non vedo l’ora di poter leggere contenuti di questa caratura in inglese e in francese!

  2. Giardini curati, armonia pura, accostamento tra silenziosa pace e tripudio di colori.
    Venezia ne ha molti, spesso nascosti e di cui si ignora l’esistenza.
    Alcuni si possono solo sbirciare di sfuggita.
    Questo, visitato e vissuto quasi come proprio, è un dono, un invito gradito.
    Un assaggio di Paradiso.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *