Di padre in figlio, di piega in piega, taglio dopo taglio, meglio se un po’ spettinato che fa ragazza per sempre. Aldo il genitore, scomparso nel 2013 a 73 anni, Aldo Jr l’erede, la terza generazione con la figlia Federica, uniti nel cognome Coppola; ed è subito la Milano della moda, delle dive che entravano nel salone con le mani nei capelli e ne uscivano raggianti.
L’ atelier Aldo Coppola sbarca oggi in laguna, al quarto piano di OVS a Rialto che l’hair-stylist ha preso al volo dopo averlo visto quando era ancora un antro scuro, e quindi ristrutturato con un investimento di 450 mila euro e quattro mesi di lavori.
Il flagship store di oltre 2 mila metri quadrati nel palazzo del fu Coin Excelsior, inaugurato lo scorso aprile, chiude così il cerchio e, dopo aver felicemente legato a sé lo stilista Massimo Piombo, la make-up artist Clio Zammatteo, i brand B.Angel e Utopja, accoglie il marchio che ha fatto della cura dei capelli un’altra cosa.
Il restauro consegna la reception con i mosaici di rose fatti a mano da Trend, gli arredi in cedro di Riva 1200 disegnati da Coppola, la seduta d’attesa Audrey a forma di spazzola, gli specchi a beccuccio, il guardaroba a pettine, l’arsenale di flaconi, creme, mousse, maschere, trattamenti.
Dimenticate lo shampooing. I lavatesta Yume Takara Belmont e Gamma&Bross offrono un’esperienza metatricologica grazie alla posizione praticamente sdraiata, con cascata d’acqua micronebulizzata e vapore agli ultrasuoni. Piega dai 40 euro, spuntata 55, colore dai 70 insù.
Quando apre il primo negozio nel 1966, l’Aldo – come lo chiamavano le signore della Milano bene – elimina il casco, seppellisce i bigodini, mette al bando le tinte chimiche, i boccoli, le orride cotonature. Insomma, ringiovanisce le donne che, di madri in figlie, frequentano i negozi di Coppola in tutta Italia e nel mondo.
Passano, si fermano, lo adorano Sophia Loren, Monica Bellucci, Naomi Campbell, Linda Evangelista. Da Armani a Versace, tutti lo vogliono nel backstage delle sfilate. Inizia la collaborazione con L’Oreal, il suo taglio scalato è una rivoluzione e, insieme all’uso audace delle forbici, inventa lo Shatush, che consente di schiarire solo alcune zone dei capelli.
Nel 1991 inaugura lo spazio progettato da Philippe Starck in Corso Garibaldi, frequentato anche dagli architetti, non per farsi fare la tinta, ma per vedere come un parrucchiere aveva saputo diventare luogo di design e innovazione.
Ora a tocca a Venezia, il salone numero 15 (aperto da martedì a sabato, orario 10-18.30) a cui si aggiungono i 50 in franchising. Inaugurazione nello stesso giorno della presentazione della nuova collezione Contemporary di Piombo all’hotel Monaco, con l’amministratore delegato di OVS, Stefano Beraldo. Capi giovani, disinvolti, colorati e a prezzi umani.
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