Rubelli, Casa Italia, Parigi

Rubelli olimpica a Casa Italia

La tovaglia in lino bianco doppia altezza per la cena con il presidente Sergio Mattarella, i 400 metri di tenda Nausicaa che sembra dotata di respiro la cui trama ricorda i fili di paglia, il velluto blu Underground per gli imbottiti, l’acquamarina nei sei ristoranti.

Rubelli veste come una reggia contemporanea Casa Italia a Parigi, allestita a Le Pré Catelan, padiglione in stile Napoleone III al Bois de Boulogne dove, nel 1894, si svolse il banchetto che celebrò la nascita dei Giochi Olimpici moderni voluta dal barone Pierre de Coubertin.

Casa Italia a Parigi (ph Pietro Savorelli per CONI)

Definirla Casa è riduttivo. L’azienda veneziana famosa nel mondo, con sede a Ca’ Pisani Rubelli, ha fornito 2 mila metri di tessuto ignifugo per decorare l’edificio scelto dal CONI come luogo dove ospitare fino all’11 agosto gli incontri istituzionali delle Olimpiadi, la stampa, gli atleti nei loro momenti di svago, con o senza medaglia al collo, il cuore in festa o le lacrime agli occhi, a seconda di com’è andata.

La Social Room effetto nuvola (ph CONI)

I preparativi sono durati sette mesi, le tirelle dei tessuti realizzati per il padiglione su e giù da Venezia a Parigi, metro alla mano (molti metri alla mano) per prendere le misure di saloni, scala monumentale, pavimenti, pareti, in linea con le opere d’arte esposte – tra cui l’arazzo dell’artista Giovanni Bonotto – con il parco che sbircia verso l’interno (le piante sono arrivate da Roma), il design degli arredi e della luce.

La veranda di Casa Italia (ph Pietro Savorelli per CONI)

C’è la Celebration Room, per rivedere le vittorie sul grande schermo, che gli atleti sperano di frequentare il più possibile; la Social Room con tre pouf in tessuto bianco per creare un effetto nuvola senza però perdere la testa; la lounge color arancio vitaminico per caricarsi di energia; la veranda interamente rivestita con il Tadao, tessuto a effetto shantung per respirare il fresco della sera.

Le poltrone Pila 47 nello showroom veneziano di Rubelli

Per riposare un po’, ma con la schiena sempre dritta, quattro poltrone Pila 47, disegnate da Nava+Arosio nella versione outdoor, casomai dovesse piovere di nuovo.

La delegazione azzurra (403 atleti, riserve incluse) ringrazia.


 

  1. Ancora un esempio dell’unicità del design made in Italy. Possiamo andarne fieri . Un centro in cui è quasi impossibile non rilassarsi, tanto l’atmosfera è terapeutica .
    Guardo e riguardo le foto in cui si intravede come valore aggiunto, il verde circostante.
    Nulla vieta di sognare e io sogno ad occhi aperti di abitarci…

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