Di vetro, in foglia d’oro, di paglia, di legno che guai a camminarci dentro. Non sono mocassini, sono suggestioni, uscite così, con la leggerezza delle cose fatte amorevolmente, dalle botteghe artigiane della città alle quali Tod’s ha chiesto un’interpretazione delle car shoes per i 50 anni del Gommino.
Festa a passi spediti alle Tese San Cristoforo, in Arsenale, per mostrare all’ormai ramingo popolo della Biennale cosa può generare l’ingegno delle mani quando deve servire bene i piedi.
Restano basiti la modella Eva Herzigova e l’attore Adrien Brody, accompagnati nel giro tra le scarpe inaspettate da Andrea Della Valle, vicepresidente di Tod’s, mentre il fratello Diego cena a bordo dello yacht Altair ormeggiato in Punta della Dogana dopo l’inaugurazione del Padiglione Italia di cui il marchio è sponsor.
C’è il mocassino in foglia d’oro, più adatto a una cassaforte che a una scarpiera, del battiloro Mario Berta; c’è quello in vetro, un po’ più fragile, di Roberto Beltrami; c’è il cappello della modista Giuliana Longo che si è scorticata le dita per confezionare un copricapo alare, 24 metri di sisal tempestati da 500 gommini di paglia di palma.
Undici gli artigiani coinvolti nel progetto “The Art of Craftsmanship – A project by Venetian Master” tra cui l’artista Federica Marangoni, il maestro falegname Sebastiano Lunardelli, lo stampatore Gianpaolo Fallani, il maestro remer Saverio Pastor e poi i maschereri, i mosaicisti, i maestri vetrai.
La mostra resta aperta solo due giorni, sabato 20 e domenica 21 aprile, e che peccato.
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