The Human Safety Net Bookstore - Shopping nei musei a Venezia

Shopping al museo

Un po’ librerie, un po’ boutique, un po’ momento di pausa, come il prolungamento del museo che con il bookstore si congeda e si fa ricordare. I cataloghi delle mostre, i libri a tema, gli oggetti di design, gli articoli di cancelleria, le creazioni degli artigiani, le shopper di tela che non si rompono mai e fanno tendenza.

L’ultimo nato è al numero 110 di Piazza San Marco e porta l’insegna di The Human Safety Net. Due vetrine, 14 metri quadrati, ma molto intensi, dedicati ai temi dell’inclusione sociale secondo i valori del movimento di persone che aiutano persone.

Progettato dallo studio Migliore+Servetto, gestito dalla libreria La Toletta fresca dei suoi primi novant’anni, lo spazio all’ombra delle Procuratie Vecchie di Assicurazioni Generali allinea volumi dedicati alla città, alla prima infanzia, alla sostenibilità, gli oggetti d’artigianato realizzati da cooperative sociali e start-up di rifugiati sostenuti dalla Ong: la sartoria solidale di KeChic, gli accessori di Malefatte nel Pvc riciclato dei banner pubblicitari.

T-shirt e quaderni

Quando lo shopping sposa la cultura, gli artisti scendono dalla tela e diventano a portata di mano alla cassa del bookstore della Collezione Guggenheim, dove lo yo-yo è di Keith Haring (14.80 euro), gli occhiali di Magritte (40 euro), le carte da gioco di Kandinskij (9.20), i calzini di Banksy (16.80).

Il Museo Correr propone le candele profumate dei sestieri (San Polo alla cannella, Dorsoduro al cedro), Le Stanze della Fotografia all’isola di San Giorgio quaderni, astucci, tazze in nero e rosa Pantone 182, Palazzo Grimani i volumi d’arte, la Fondazione Querini Stampalia oggetti di design.

L’arte-mania entra anche nei guardaroba con le t-shirt delle Gallerie dell’Accademia, quelle di Ca’ Rezzonico (25 euro) sulle quali i Pulcinella di Tiepolo si dondolano in altalena, le bustine in velluto del Museo Fortuny, le sciarpe di Palazzo Grassi e Punta della Dogana firmate Maurizio Cattelan: due giri intorno al collo e via al calduccio verso l’inverno.

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  1. Lunga vita al bookstore The Human Safety Net! Brava Manuela a segnalare sempre e prontamente ogni ancor che piccolo gioiello che arricchisce Venezia.
    Mirella

  2. Oltre l’articolo che ci apre il cuore e ci ricorda quanto Venezia possa essere un esempio nel mondo per l’impegno in attività culturali e uno sforzo proficuo contro l’impoverimento di alcuni fondamentali valori umanitari, le foto sono la vivida testimonianza di come una meravigliosa piazza possa accendersi ancor più di colori e spunti culturali.
    Il fatto poi che la gestione della libreria sia stata affidata ad una storica istituzione familiare come quella della Toletta rende l’iniziativa una scelta felice e mi auguro di sicuro successo.

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