Select prende casa a Venezia, lì dove tutto era incominciato cent’anni fa, all’ombra di un ex laboratorio industriale a Cannaregio, in Fondamenta della Madonna dell’Orto.
Ca’ Select, una manica lunga di 60 metri, soffitto con travi a vista, un battaglione di bottiglie rosso rubino, ritorna alle origini e all’intuito dei fratelli Vittorio e Mario Pilla che, nel 1920, inventarono il liquore destinato a non poter vivere senza spritz, e viceversa.
Impegnativo il restauro dello spazio voluto dal Gruppo Montenegro, presentato dal Ceo Marco Ferrari e firmato dallo studio di architetti Marcante-Testa, con il bancone del bar di lastre blu in vetrofusione di Wonderglass, i mosaici della Fornace Orsoni, il pavimento in seminato veneziano di Asin Erminio, le luci Fortuny, i tessuti Rubelli.
Nei 700 metri quadrati di superficie la zona bar-mixology, l’area eventi per la socialità, la Macchina alchemica che sputa fuori mini bottiglie di Select e l’Erbario olfattivo curati da Studio Fludd, la parte produttiva dove macerano le erbe. Non tutte trenta, ma solo una parte, tra cui le bacche di ginepro, complessa ricetta che in molti avrebbero voluto avere e invece niente, è rimasta segreta.
Tra i primi a gradire immensamente l’aperitivo – secondo il diario di Maria Damerini che non ne perdeva una – fu Gabriele d’Annunzio, al quale fu messo in mano un bicchiere di Select durante una festa in terrazza la notte del Redentore. Il Vate bevve e approvò: “selectus”, selezionato, perfetto.
Apertura al pubblico nel 2024.
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