Meglio di un red carpet, e gli abiti, pur sostanziosi, sono solo un dettaglio. In Piazzetta San Marco, come due anni fa Dolce & Gabbana, sfilano i gioielli di Bulgari, ma questa volta non al collo delle indossatrici, bensì a quello delle clienti della maison invitate a Venezia per toccare con mano la nuova collezione di Alta gioielleria.
Abbagliano certi diamanti, rubini, smeraldi, grandi come un mix di frutta secca, incastonati nei collier, bracciali, pendenti che le signore dalla carta di credito no limits hanno scelto puntando il dito tra le teche di Palazzo Soranzo Van Axel, dove i preziosi sono in esposizione.
Forse li acquisteranno, magari ci pensano un attimo; intanto li indossano alla prima delle due serate apparecchiate da Alajmo a Palazzo Ducale, una nella Sala del Maggior Consiglio, l’altra in quella dello Scrutinio, per i cinquecento ospiti arrivati da Stati Uniti, Australia e Oriente.
La Piazzetta impara così a conoscere gli idoli dell’altra parte del mondo, come l’attrice e modella thailandese Araya A. Hargate, l’attore cinese Yang Yang che monta arie da star; ad attendere la rapper e cantante thailandese Lalisa Manobal, Lisa per i fan, global ambassador di Bulgari, e prima ancora di Estée Lauder e Celine, artista K-Pop più seguita del mondo con 93 milioni di follower, sbarcata davanti al Todaro con un seguito di trenta persone.
Friggono (un po’) dietro gli auricolari gli addetti alla sicurezza che devono vigilare sulle gemme ventiquattro ore su ventiquattro senza perderle di vista un istante, nemmeno quando le signore dicono che vanno in bagno ad aggiustare il trucco.
Assicurazione da milioni di euro per la collezione il cui valore ha gli zeri di un Pil, giunta a Venezia con un aereo privato poco prima dello sbarco degli ospiti – chi al Belmond Cipriani, chi all’Aman, altri al Gritti Palace – e pronta a ritornare a Parigi venerdì, per il sollievo della security.
Leggi anche
● L’oro di Dolce & Gabbana
Sfoglia la gallery