Louis Vuitton sbarca in laguna e colora otto edicole storiche della città, entra a Palazzo Ducale, illumina con mille candele la Ca’ d’Oro, chiamando a raccolta attrici, testimonial e l’artista Katharina Grosse, protagonista della mostra “Apollo, Apollo” all’Espace dietro Piazza San Marco.
Moda e cultura sempre più vicine, l’una protetta dalla benevolenza dell’altra all’ombra della Biennale Arte, per quattro giorni che i contabili della mondanità non ricordavano da tempo.
Dinner per cento persone alla Ca’ d’Oro, in riva al Canal Grande, con un occhio alle sculture della nuova mostra di Venetian Heritage e l’altro alle deliziose ossa di Isabelle Huppert, ambasciatrice del marchio francese, così esile che appare e scompare nel cappottino di pelle nera.
E prima della Ca’ d’Oro, pranzo nella loggia di Palazzo Ducale intorno al lunghissimo tavolo adagiato su un tappeto riscaldante per evitare spiacevoli raffreddori alle signore. Menu di Alajmo al calduccio prima di correre alle edicole rimesse a nuovo che fino al 25 aprile venderanno solo giornali, riviste e le guide di viaggi della maison.
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