Molto pop, molto kolossal, covato per due anni e infine portato in scena al Teatro Malibran di Venezia con ampio sfarzo di mezzi, luci, coreografie, attori, acrobati. Alla prima di Casanova Opera Pop, composto e prodotto da Red Canzian, mancava solo lui, ancora convalescente a Treviso, ma c’erano moglie, figli e gli amici di una vita, tra cui Pino Donaggio, Diego Dalla Palma e il mago Silvan.
Due ore di spettacolo da togliere il fiato per i 120 costumi disegnati da Desirée Costanzo e realizzati dall’atelier di Stefano Nicolao (inclusi quelli in denim Diesel), i 30 cambi scena con proiezioni ad altissima definizione dall’effetto immersivo, i 35 brani scritti dall’ex bassista e voce dei Pooh, le tavole disegnate da Milo Manara, fino alle 51 paia di scarpe realizzate a mano in Riviera del Brenta.
L’euforia casanoviana accende anche il sindaco Luigi Brugnaro che bacia la moglie Stefania a beneficio dei fotografi rimasti senza Silvan, che un attimo prima c’era e un attimo dopo era scomparso in se stesso.
Il musical, tratto dal romanzo di Matteo Strukul “Giacomo Casanova – La sonata dei cuori infranti”, con la regia di Emanuele Gamba, viaggerà per l’Italia a bordo di due tir di quindici metri ciascuno. Le tre date veneziane (21-22-23 gennaio) sono sold out.
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