Divi a profusione, erotismo a volontà, sul red carpet della 81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (dal 28 agosto al 7 settembre); in pratica il trasloco di Hollywood in laguna con tutti i suoi bauli, fittissima di grandi nomi a risarcimento definitivo dei tempi pandemici e dello sciopero degli artisti che l’anno scorso rimasero al di là dell’oceano.
Il programma della Mostra – 21 titoli in Concorso, di cui cinque italiani, 21 Fuori Concorso, quattro Serie Tv, 63 opere per Venice Immersive, film dai sette minuti alle otto ore, costo oltre 22 milioni di euro – presentato dal presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco e dal direttore Alberto Barbera, comporterà innanzitutto un premuroso gioco a incastro per far felici tutti, major e fan, possibilmente senza che nessuno oscuri nessuno.
Sotto lo stesso cielo, protagonisti di “Wolfs” di Jon Watts (Fuori Concorso), ritornano George Clooney e Brad Pitt, destinato a rivedere fuori dalle aule del Tribunale l’ex moglie Angelina Jolie, in Concorso con “Maria” (Maria Callas) di Pablo Larraín insieme a Pierfrancesco Favino e all’attore veneziano Alessandro Bressanello.
Sbarcheranno al Lido Joaquin Phoenix e Lady Gaga con “Joker: Folie à Duex” di Todd Phillips (in Concorso) e già la sola cantante, nel 2018, bastò a rendere memorabile la Mostra con il suo abito rosa piumato di Valentino.
Nel sovraffollamento di Venezia 81 ci saranno Tilda Swinton, Julianne Moore e John Turturro per “The Room Next Door” di Pedro Almodóvar; Adrien Brody interprete di “The Brutalist” di Brady Corbet; Jude Law protagonista di “The Order” di Justin Kurzel, tutti in Concorso.
Per gli italiani in gara “Campo di battaglia” di Gianni Amelio con Alessandro Borghi; “Vermiglio” di Maura Delpiero con attori reclutati direttamente nel paesino delle Dolomiti; “Iddu” – ispirato alla vicenda di Matteo Messina Denaro – di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza con Toni Servillo, Elio Germano e Barbora Bobulova.
“Queer” di Luca Guadagnino (sempre in Concorso) porterà alla Mostra Daniel Craig che ha archiviato una volta per tutte il ruolo di maschio alfa di 007 ed è passato dall’altra parte, prestandosi a ripetute e intense scene di sesso che, nelle sue varie combinazioni, spargerà pepe su Venezia 81.
Dopo anni di penitenza, “Diva Futura” di Giulia Louise Steigerwalt (in gara) porterà infatti sul grande schermo la carnalissima vita del produttore di film pornografici Riccardo Schicchi, con Pietro Castellitto circondato – immaginiamo senza dolersene – dalle giovani promesse dell’hard, da Moana Pozzi a Cicciolina.
Seduzione all’estremo in “Babygirl” di Halina Reijn (in Concorso) con Antonio Banderas e Nicole Kidman che ritorna al Lido dopo vent’anni nella parte di una potente donna d’affari che si porta a letto un giovane stagista e sarebbe meglio non farlo.
Anche la serie Tv “Disclaimer” di Alfonso Cuarón con Cate Blanchett (capitoli 1-7) promette 343 minuti di eros che dovrebbero scongiurare il colpo di sonno in sala, mentre il norvegese “Love” di Dag Johan Haugerud (in Concorso) esplora la disinvolta sessualità nella società nordica. Per non perdere tempo, nella foto ufficiale del film, i protagonisti sono già nudi tra le lenzuola.