Il giardino, gli orti, il frutteto; un fazzoletto di campagna nell’acqua, un hotel a misura di isola e viceversa, con piscine, campi da padel, centro benessere, aperto anche ai veneziani che saranno i benvenuti.

Il JW Marriott Venice Resort & Spa compie dieci anni, dunque è ancora giovanissimo, così come è giovane l’isola che lo ospita, creata artificialmente nel 1870, denominata Sacca Sessola per via della forma a trapezio dell’attrezzo usato per togliere l’acqua dal fondo delle barche, ospedale fino al 1979, poi abitata da un frate per trent’anni, infine trasformata in hotel con cambio di nome nel più gentile Isola delle Rose, guadagnato sul campo grazie a 27 tipi di rose che fioriscono a turno in tutte le stagioni, giusto per non restarne mai senza.

Party di compleanno (nella foto d’apertura) con il general manager Cristiano Cabutti all’interno – fuori si gelava – dell’ex chiesa sconsacrata del resort: 266 tra suite e camere, di cui 26 con piscina privata, scelto da Federica Pellegrini e Matteo Giunta per il loro matrimonio nell’agosto 2022.

La posizione al centro della laguna sud, il microclima ideale per vigneti, orti, uliveti, hanno fatto dei 16 ettari di terreno un luogo di accoglienza che, nel lusso, mantiene in qualche modo la vocazione taumaturgica delle origini, quando ospitava i malati di tubercolosi.
La ristrutturazione, su progetto dell’architetto Matteo Thun, ha conservato le case di riposo, il cinema, la cisterna, le abitazioni del personale convertendoli a spazi ricettivi.
L’ex sanatorio è l’edificio principale del resort, Villa Rose (oggi suite fino a 8.000 euro a notte) era l’abitazione del direttore dello stabilimento, l’edificio del dopolavoro è il ristorante Agli Amici Dopolavoro sotto la direzione di chef Emanuele Scarello e della sorella Michela, con cantina a vista, bancone per la preparazione degli aperitivi, vetrata affacciata sull’orto.

Tutt’intorno scoppiano di salute salici, tigli, larici, magnolie, pini, ippocastani, erbe aromatiche, 25 diversi tipi di frutti e ortaggi stagionali che, a metro 0, dalla terra e dagli alberi finiscono direttamente nelle cucine del resort.

Tutti gli spazi sono aperti anche ai residenti, inclusa la navette gratuita da Piazza San Marco, l’accesso ai ristoranti, la Spa e le sei piccole darsene nelle quali è possibile attraccare con il proprio barchino anche solo per bere un caffè o passeggiare tra gli ulivi.
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