Asta Avapo Christie's Venezia

Avapo, solidarietà all’asta

La solidarietà incrocia l’arte, la tavola, i fiori (quasi un mazzo al mese) e molto altro ancora, attraverso i 37 lotti dell’asta di Avapo Venezia, realizzata con il supporto di Christie’s e Banca Intesa Sanpaolo che ha messo a disposizione la filiale di campo Manin per l’evento natalizio i cui benefici durano tutto l’anno.

Sala affollata di veneziani per l’undicesimo appuntamento con il martelletto di Renato Pennisi, reso possibile grazie ad aziende, donatori privati, allo sponsor Maison Roberto Coin, che hanno offerto cene, soggiorni, poltroncine a teatro, fino al concerto per 40 persone dei migliori solisti del Conservatorio, aggiudicato a 4.500 euro.

Infaticabile, il battitore ufficiale di Christie’s, nel sollecitare il cuore del pubblico per la giustissima causa, insieme a Bianca Arrivabene Valenti Gonzaga, Deputy Chairman Italia della casa d’aste, e Teresa Baldi Guarinoni, presidente uscente di Avapo che lascia il posto all’avvocato Fabio Moretti, presidente del Benedetto Marcello.

All’incanto, tra gli altri lotti, un lunch per quattro persone all’Harry’s Bar (2.000 euro), due abbonamenti al Goldoni (1.500 euro), dieci mazzi di fiori di Munaretto Flowers da consegnare per tutto il 2025 (3.000 euro), la maglia autografata dal calciatore della Juventus Dušan Vlahovićl insieme a due biglietti per una partita allo Stadio delle Alpi di Torino (1.700 euro).

Gara al rialzo per la fotografia di Punta della Dogana nella nebbia di febbraio scattata da Derry Moore che ha raggiunto gli 8.000 mila euro e “Germinazione”, tecnica mista su carta di Fabrizio Plessi (7.000 euro).

Si accendono i desideri delle signore per trovare sotto l’albero – chissà – la borsa Horsebit di Gucci (1.900 euro), il plaid in cachemire del Duca d’Aosta (2.000 euro), il bauletto di Prada (1.500 euro) e i capi d’abbigliamento, così contemporanei, realizzati dagli studenti di moda dello Iuav in collaborazione con il Lanificio Paoletti.

Ma non è l’oggetto, né il suo valore, che contano. E’ l’aiuto concreto, l’unico reale, all’associazione che, nata nel 1988, migliora la vita dei malati oncologici e dei loro familiari 365 giorni all’anno, per 25 mila ore senza guardare se è giorno o notte, con l’impegno di volontari, medici, psicologi, infermieri.

Trovano nuova casa le opere degli allievi dell’Accademia di Belle Arti, i vasi in vetro soffiato inciso a mano di Laura Diaz de Santillana (3.400 euro); alto gradimento per il dinner per quattro persone all’Aman Venice (1.500 euro), le lezioni di yoga e pilates per un anno (1.200 euro), il soggiorno di tre notti per otto persone a Casa Tosca, a Tangeri, battuto a 4.500 euro, o quello più intimo di una notte a Villa Cipriani ad Asolo, con cena a lume di candela (1.300 euro).

Mani alzate per tutti i lotti, che portano nelle casse di Avapo 70.000 euro.

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  1. Molto sinceramente devo dire che avrei voluto tanto partecipare perché non ho mai assistito ad un’asta, nonostante la mia ragguardevole età.
    Grazie a queste iniziative e a chi come Manuela le evidenzia si riconoscono i meriti di questa Associazione che opera dal 1991 e il cui logo riassume molto efficacemente lo spirito d’intenti:
    Una casa verde dove scorre l’esistenza, tre foglie che simboleggiano Vita, Vicinanza, Volontà e infine l’albero che rappresenta la vita : può resistere, rinascere, anche dopo un evento doloroso.

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