A 81 anni Valentina ritorna a Venezia; e certo, il tempo passa anche per lei, ma non così in fretta, come se il suo autore, Guido Crepax, con un atto di amore paterno l’avesse proiettata in una dimensione incorruttibile.
Dunque non più giovanissima, ma sempre a caccia di avventure, la fotografa dal fondoschiena marmoreo entra all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, in campo Santo Stefano, protagonista di una saga familiare a fumetti che vede le opere di Crepax e dell’illustratore Piero Macola sovrapporsi sul filo dell’acqua.
“Lagune” è il titolo della mostra (fino al 3 novembre) che riannoda legami di sangue poiché Crepax (scomparso nel 2003) e Macola (classe 1976) erano cugini; scavando scavando nella grande famiglia della graphic novel salta fuori che Corto Maltese molto probabilmente era il nonno di Valentina e questa parentela, anche senza la prova del Dna, è di per sé una notizia irresistibile.
Le tavole originali dei due artisti, che in epoche diverse furono liberi di scorrazzare in barca tra i canali di Venezia, raccontano con la china e con l’acquerello una città nelle pieghe del suo mistero, un inseguimento tra le calli, le rive scivolose, un barchino nella notte, i muri sbrecciati dei palazzi, una pistola che si annuncia fumante.
Valentina, più nuda che vestita, fotografa tutto, non perde un colpo; il nero su bianco di Crepax, il suo tratto quasi cinematografico, senza sfumature, si staglia sulle tavole colorate di Macola che ha fatto dell’acqua non uno sfondo, bensì un personaggio ancestrale, dalla quale tutto ha origine e nella quale tutto finisce.
Alla presentazione della mostra, curata da Caterina Grimaldi e Archivio Crepax, promossa dall’Associazione Venti di Cultura, da un’idea di Alberto Saibene, anche i figli del fumettista, Caterina e Antonio Crepax.
La primogenita Valentina compirà 82 anni il 25 dicembre. Risulta ancora residente a Milano, in via De Amicis 45, sempre nubile, statura 1.72, capelli neri, occhi chiari, segni particolari nessuno.