Caffè Florian, nuove divise camerieri

Fa caldo, il Florian “si sveste”

Dopo tre secoli e molte riflessioni, il Florian cambia le divise dei camerieri. Fa molto caldo, il caffè di Piazza San Marco non ha l’aria condizionata, i vassoi possono pesare – carichi – fino a sette chili ciascuno, a mezzogiorno la giacca di chi serve ai tavoli è già un forno con le maniche.

Via le giacca, dunque, a beneficio del panciotto corto in tessuto damascato grigio perla, fatto su misura dall’azienda Cirri Collection che, da Empoli, ha spedito in laguna i propri sarti per prendere la taglia dei 36 camerieri.

Caffè Florian, le nuove divise dei camerieri
Le nuove divise dei camerieri del Florian

Al Caffè Florian, uno dei più antichi del mondo, arrivato a superare intatto i trecento anni di storia, l’estetica fa parte dell’etica: niente tatuaggi, né piercing. Unghie in ordine. Scarpe nere sempre lustre. Ogni dipendente ha un armadietto con il proprio nome.

Anche le divise seguono un protocollo da cerimoniale. In inverno, i primi camerieri indossano il frac, i secondi camerieri lo smoking. In estate, quando è tempo di giacca bianca, a indicare la differenza di grado provvede il papillon, nero, bianco o grigio per i demi-chef.

Poi arriva un luglio come questo e la grande famiglia dei camerieri fa notare con rispetto alla proprietà e all’amministratore delegato Marco Paolini che quando si piroetta tra i 450 posti di terrazza, galleria e sale interne non si resta freschissimi.

Il Caffè Florian in Piazza San Marco

I vassoi del Caffè Florian, base in ottone rivestita in argento lucido, incisioni a diamante, hanno misure tali da essere chiamati “Paese” e ” ½ Paese”, abitati da tazze, piatti, caraffe, bicchieri con i tovagliolini.

Sono dunque villaggi gourmet quelli che attraversano le sale del locale saldi come rocce grazie a sei tipi di presa – pinza, palmo piatto, palmo chiuso, cambio mano, alzata, incrocio (tre vassoi contemporaneamente) – documentati nel libro del maître del Florian, Igor Battistin.

La proprietà e Paolini concordano con il personale; in effetti si boccheggia, il cambiamento climatico morde, e dispongono per il gilet con pochette a una punta, di colore variabile a seconda dal rango, e gemelli in onice. Per i banconieri, invece, giacca coreana di Bracceschi, bianca per donne, bordeaux per gli uomini.

L’orchestrina del Caffè Florian

Per par condicio, anche i musicisti dell’orchestrina, non meno accaldati, hanno il permesso di suonare in maniche di camicia. Deroga per tutti fino a fine agosto.

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  1. Difficile sorridere ed essere gentili con un caldo rovente, con clienti esigenti, eppure il personale del Florian, con accento sulla a se non erro, dal primo proprietario Floriano, hanno sempre un atteggiamento impeccabile e una maestria non da poco nel porgere vassoi davvero impegnativi.
    Ora ci sarà un motivo in più per essere cosi professionali e … alleggeriti.
    Peccato per le calzature così poco estive. La butto così come mi viene: forse non sarebbero male delle furlane nere, mi rendo conto però che la proposta è troppo informale per un luogo tempio della storia di Venezia fin dal settecento.
    Comunque dalle vivaci fotografie pare che parte dell’organigramma immortalato sia ampiamente soddisfatto.

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