I tre oci diventano quattro, il colore è il rosa Pantone 182, lo spazio immenso: 1.850 metri su due livelli, un tempo magazzini della dogana, quindi convitto scolastico, oggi Stanze della fotografia per iniziativa di Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini.
Le mostre d’autore, i laboratori, i master che fino all’anno scorso animavano la Casa dei Tre Oci alla Giudecca, acquistata da Berggruen Institute, traslocano all’isola di San Giorgio, a fianco delle Stanze del Vetro, con il book shop e il nuovo logo a quattro “occhi”, per proseguire l’attività sotto la direzione artistica di Denis Curti.
L’intervento di restauro, realizzato dallo studio di architetti Pedron/La Tegola, ha visto all’opera anche il Teatro La Fenice con l’installazione di pareti leggere, movibili, quasi quinte teatrali che scendono dal soffitto e gentilmente si adatteranno ai diversi allestimenti che verranno.
Il debutto con la mostra “Ugo Mulas. L’operazione fotografica” (fino al 6 agosto), 300 immagini a 50 anni dalla scomparsa del fotografo, e “Venezia after mundus” (fino al 4 giugno) di Alessandra Chemollo. L’anno prossimo tocca a Helmut Newton.
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