Meno vaschette di gelati, più tavolini; tavolini lillipuziani, alla francese, quaranta centimetri di diametro, in noce canaletto. Dopo un anno di chiusura, sei mesi per la pandemia, altri sei per i restauri, riapre a Venezia la gelateria Al Todaro, al numero 3 di Piazzetta San Marco. Lo storico caffè ha perso un arco (ora occupato da un negozio), ma ha guadagnato una saletta interna con venti posti in faccia all’isola di San Giorgio.
Celebre per il bancone con diciotto vaschette di gelati davanti al quale la scelta era onestamente difficile, il Todaro ha avuto tra i suoi clienti anche il cardinale Angelo Roncalli, poi Papa Giovanni XXIII, che durante il suo patriarcato in laguna era solito prendere il caffè nel locale all’angolo della Biblioteca Marciana.
Nella sua seconda vita, salda nelle mani del titolare Claudio Vernier, la gelateria ha mantenuto il soffitto dorato in vetro di Barovier & Toso, uguale alle maniglie delle porte. Specchi anticati alle pareti, una panchetta da innamorati di Peynet, vetrate su Bacino San Marco, cioccolata, aperitivi, tartine e prezzi ‘amici’ per gli ospiti che tornano e ritornano.
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